Dietro ogni voce c'è un personaggio
Intro

Pianista, musicologa e storica del disco, Anita Pesce si è fatta carico, con questo bel libro dall’impianto divulgativo, di ripercorrere l’avventura della Nuova Compagnia di Canto Popolare durante il decennio 1967-1977, quello in cui il collettivo napoletano riuscì, grazie alle preziose indicazioni musicologiche ed estetiche del maestro Roberto De Simone, a riattraversare la tradizione dei canti e delle musiche popolari della Campania, evitando il mero ricalco per aprirsi, invece, a una rielaborazione stilistica dei diversi materiali che tenesse conto anche della gestualità e della danza, elementi tutt’altro che secondari nell’ambito dell’espressività popolare. Di seguito, la nostra intervista con l’autrice.

Francesco Nunziata

Innanzitutto, com’è nata l’idea di scrivere un libro sulla Nuova Compagnia di Canto Popolare?

Anita Pesce

Collaboravo da circa due anni con il maestro Roberto De Simone, quando un giorno lui mi ha suggerito di occuparmi dell’argomento, visto anche che non c’era ancora nessuna pubblicazione dedicata nello specifico al soggetto in questione. La cosa m’interessava e ho incominciato a lavorarci…

Francesco Nunziata

Ho trovato molto bello anche il titolo: Dietro ogni voce c’è un personaggio. Da dove arriva questa scelta e in che modo s’interseca con l’argomento del libro?

Anita Pesce

La scelta è stata immediata: ancor prima che il libro fosse finito, il titolo (poi approvato dall’editore) era già quello; si tratta della citazione del titolo di un articolo di Fedele D’Amico sulla NCCP, apparso su «l’Espresso» del 16 gennaio 1972. Secondo me rispecchia con sintesi e precisione il taglio che ho dato al volume, richiamando la vocalità degli straordinari interpreti della Nuova Compagnia di Canto Popolare come evocativa di quella teatralità così centrale nel progetto desimoniano.

Francesco Nunziata

Dove si annida, oggi, l’eredità della NCCP?

Anita Pesce

Nei mille rivoli, nelle tante varianti di progetti musicali che ritengono importante il rapporto con le proprie radici, coniugato artisticamente con linguaggi che non rinunciano alla contemporaneità. Credo che chi pratichi oggi la musica popolare in Italia (e specie al sud) abbia – ciascuno a proprio modo – dovuto fare i conti con ciò che la NCCP ha prodotto in maniera assolutamente innovativa fin dalla fine degli anni Sessanta del Novecento.

Newsletter Hive

Iscriviti e resta sempre aggiornato su articoli, news ed eventi di Hive Music

Iscriviti
Francesco Nunziata

Qual è lo stato attuale della musica popolare in Campania e a Napoli in particolare?

Anita Pesce

C’è ancora un forte interesse, da parte delle giovani generazioni, verso le forme espressive tradizionali, come la ‘tammurriata’. Quest’attenzione, a partire dagli anni Settanta, si è manifestata a ondate, in maniera ciclica. Ovviamente le sonorità espresse risentono di influenze e modelli non certo di provenienza autenticamente popolare. La progressiva perdita dell’autonomia degli stili tradizionali deriva ovviamente dal modo di vivere della modernità, che rimescola in maniera sempre più incisiva gli elementi della tradizione con quelli della musica popular.

Francesco Nunziata

Anche se il suo nome salta fuori spesso quando si parla di musica popolare napoletana, Roberto De Simone resta ancora una figura poco conosciuta dalla stragrande maggioranza delle persone. Vuoi tracciarne un breve profilo umano e artistico?

Anita Pesce

Roberto De Simone è un artista poliedrico e allo stesso tempo di grande coerenza stilistica, che da più di mezzo secolo si muove sulla scena nazionale e internazionale: musicista, etnomusicologo, scrittore, regista, compositore, è una delle grandi personalità del mondo della musica e del teatro in Italia.

Francesco Nunziata

La tradizione della musica popolare campana, come ricorda lo stesso De Simone, si è espressa, durante i secoli, con i caratteri metastorici dei rituali. Vuoi chiarirci meglio questo concetto di “rituale”?

Anita Pesce

Per metastorico s’intende il momento di sospensione simbolica del tempo storico durante il rituale. I simboli della cultura contadina vengono attivati durante il rituale stesso, e questo permette il deflusso delle tensioni che si accumulano nel corso della quotidianità.

La musica popolare, per com’è stata di solito concettualizzata, è musica pre-urbana e comunque extra-urbana, funzionale, legata a fasi dell’anno contadino e pastorale, a momenti religiosi (che spesso, a loro volta, hanno origini precristiane); essa è, dunque, fortemente connessa ai rituali che scandiscono la ciclicità del tempo arcaico che, per ovvi motivi, dipende dall’alternarsi delle stagioni, come le fasi della semina, del raccolto, ma anche della nascita, della morte… tutte cose racchiuse nel momento della festa.

Francesco Nunziata

Il nome di De Simone e, per certi versi, anche quello della NCCP, è legato all’opera teatrale La gatta cenerentola, andata in scena per la prima volta nel 1976. Perché fu un’opera così importante per il teatro napoletano e non solo?

Anita Pesce

Perché, pur riportando alla luce un’arcaicità metastorica ‘travestita’ da narrazione fiabesca, lo faceva attraverso linguaggi di dirompente modernità; inoltre, tutto avveniva in un momento storico ancora in grado di ‘interagire’ consapevolmente con l’opera stessa, sia acclamandola sia attaccandola polemicamente. Questo l’ha resa viva e questa vitalità è rimasta intatta nel tempo: basta rivedere quel che sopravvive in video del primo allestimento spoletino (solo il terzo atto, purtroppo), così come il riallestimento successivo, fortunatamente documentato per intero e commercializzato in DVD da Einaudi nel 1999.

 

Francesco Nunziata

Perché un giovane di oggi dovrebbe avvicinarsi alla musica popolare tradizionale?

Anita Pesce

Ad esempio per esplorare matrici espressive sistematicamente ignorate a favore di prassi e linguaggi condizionati dai media, nei quali è più facile riconoscersi, per quanto per lo più provenienti da altri luoghi del pianeta.

Magari anche per praticarla, ma il problema della trasmissione delle competenze è delicatissimo, visti i sempre crescenti snaturamenti e defunzionalizzazioni delle pratiche musicali di tradizione (che i più pessimisti – tra cui lo stesso Roberto De Simone – considerano ormai estinte).

Il problema, secondo me, è anche ‘come’ avvicinarsi alla musica popolare: credo che un lavoro di storicizzazione sia necessario; un lavoro di esplorazione (nel nostro caso) di quel che fosse l’Italia contadina, pastorale, extraurbana in un passato nemmeno così remoto; ma anche di scoperta di chi abbia studiato questo mondo, quando, come, perché. Si dovrebbe parlare di de Martino, di Lomax, Carpitella, De Simone, non solo in luoghi iperspecialistici come le Università o i Conservatori di Musica, ma anche, ad esempio, nei Licei Musicali…

Francesco Nunziata

Tra le altre cose, sei anche una storica del disco. Di cosa ti occupi, di preciso?

Anita Pesce

Mi occupo, in particolare, della storia dell’industria discografica napoletana delle origini, una vicenda molto affascinante e molto meno ‘di nicchia’ di quanto si potrebbe pensare: la storia del disco a Napoli, infatti, va di pari passo con la storia della canzone napoletana.

Francesco Nunziata

Ti confesso di non aver letto le altre tue pubblicazioni, tra cui La sirena nel solco e Napoli a 78 giri. Ce li vuoi brevemente presentare?

Anita Pesce

Napoli a 78 giri è stato il mio primo libro sull’argomento disco. Edito da Avagliano nel 1999, riporta alla luce, per la prima volta, tutta una lunga serie di dati relativi alla produzione discografica a Napoli a partire dai primissimi anni del Novecento. È un lavoro che, tra l’altro, è stato “accolto” – come pure La Sirena nel solco (Guida Editore, 2005) – alla Library of Congress di Washington e alla Public Library di New York, cosa di cui vado particolarmente fiera. La Sirena sviluppa le tematiche del primo libro, ma in maniera più divulgativa, più aperta al contesto, anche se le notizie riportate sono sempre e comunque frutto di una ricerca sempre in progress, che continua tuttora.

Newsletter Hive

Iscriviti e resta sempre aggiornato su articoli, news ed eventi di Hive Music

Iscriviti