Full EP
Intro

Continua la rubrica dedicata agli esordienti, questa volta dedicata al trio che forma il gruppo “Caluvia”, una band emergente che ispira il proprio sound al genere stoner, ma lasciamo che siano loro a raccontarcelo.

Simone

Benvenuti su queste pagine, che ne dite di raccontarci come sono nati i Caluvia?

Caluvia

Buongiorno Simone, con grande piacere!

La nostra band è nata 2 anni fa grazie ad un annuncio sul web: Matteo (Basso), Leonardo (Batteria) e Tommaso (chitarra), avevano una band stoner e stavano cercando un cantante che potesse cantare i pezzi che stavano componendo. Luca si era appena trasferito in toscana per lavoro e rispose all’annuncio, e nonostante fosse più chitarrista che cantante decise comunque di provare. Si creò fin da subito una buona sinergia, ma poco tempo dopo purtroppo Tommaso si trasferì all’estero per studiare e Luca imbracciò quindi la chitarra passando da solo cantante, a cantante e chitarrista. In questo modo il gruppo si consolidò come un power trio.

Simone

Lo stoner non è per tutti, né per tutte le orecchie! Perché avete scelto di suonare proprio questo genere musicale?

Caluvia

Lo stoner è il genere musicale che più ci accomuna, anche se come in ogni genere sono presenti varie sfumature: ad esempio Luca predilige i gruppi anni 90 mentre Leonardo e Matteo conoscono molte band attuali. Grazie a questo avviene uno scambio reciproco a livello di band da ascoltare o di sound da proporre, ma la radice comunque rimane sempre la stessa.

Simone

Sono molte le band storiche che si sono approcciate a questo sound, quali artisti vi hanno ispirato?

Caluvia

Di questo suond ci attrae il suono sporco, le ritmiche semplici ma che ti fanno battere il piede a tempo, la psichedelia e la paranoia.

Le band che ci hanno ispirato sono: Melvins, Black Sabbath, Sleep, Kyuss, Q.U.O.T.S.A, Red Fang, Acid King, 1000 mods.

Simone

Creare il testo e la base è forse il processo più difficile, qual è la scintilla che scatena la vena creativa nei Caluvia?

Caluvia

Spesso i pezzi vengono creati nel bel mezzo delle jam, uno di noi inizia con un riff o un groove, e gli altri lo seguono. Se il pezzo “tira” iniziamo a costruirlo e a pensarne i dettaglio registrandolo e continuando a lavorarci anche da casa.

Altre volte qualcuno può portare un’idea già in parte sviluppata da proporre agli altri, non c’è una persona addetta alla stesura, tutti e tre proponiamo e sviluppiamo assieme i nuovi pezzi.

Simone

Cosa pensate delle altre band emergenti e del panorama musicale di questo periodo? C’è spazio per nuovi artisti oggi?

Caluvia

Pensiamo che ci siano fin troppe cover band, questo tipo di band dovrebbe esistere solo per far conoscere i musicisti fra loro.

La musica è arte e come tale deve essere creata cercando di essere il più originali possibili senza limitarsi a banali imitazioni, tuttavia ci sono anche ottime band con proposte originali. Lo spazio  per i nuovi artisti è poco ma sono sicuro che le band che insisteranno e che avranno le proposte più originali riusciranno a ritagliarsi un proprio spazio.

Simone

Grazie per questa intervista, vi faccio un grande in bocca al lupo per tute le salite che dovrete affrontare, ma siete giovani quindi di fiato sono certo che ne avete da vendere, e adesso il mio personalissimo parere sui brani dell’album “Caluvia”.

La Band
  • Luca, Voce e chitarra
  • Matteo, Basso
  • Leonardo, Batteria
L'Album

Il disco parte con la prorompente “Consequences”, dove batteria e chitarra elettrica rintoccano una precisa sequenza di note spezzata a metà canzone dall’introduzione di un nuovo ritmo, che ben si amalgama al sound generale.

Il secondo brano ha il nome del gruppo, “Caluvia”, e qui il cantante usa una tonalità più alta, e secondo me molto più adatta allo stile del gruppo. I ritmi rimangono serrati anche in questo brano e si procede sempre al massimo fino all’ultima canzone, passando per “Damage”, “4/2”, e infine “Electric”.

I Caluvia sono un gruppo emergente che mette grande impegno nella composizione dei propri brani e delle musiche, un lavoro difficile e scrupoloso. Si sente che devono ancora assestarsi e migliorare, riempiendo l’ambiente con quell’esperienza che solo gli artisti navigati hanno, ma sono degni di fiducia: nei brani non vanno mai oltre i loro limiti e sono pieni di passione, la durata delle canzoni è perfetta e non ci si annoia ad ascoltarli. Ascoltateli!